Quello della protezione della propria privacy su internet non è una fisima da patetici e perseguitati utenti affetti da "privatofobia"! No, nient'affatto! Il problema è serio, reale e pertinente.
Quando navighiamo su internet, "sfogliamo" pagine web che ovviamente riteniamo interessanti. Chi è infatti che si mette alla ricerca di contenuti che non lo appassionano? Io, ad esempio, non ho mai "googlato" chiavi di ricerca del tipo "come truccarsi" o "come piacere agli uomini"! :-).
Questo per dire che ogni ricerca avviata, ogni pagina visitata, è in grado di svelare un pezzetto della propria personalità, del proprio essere, dei propri interessi, anche riservati.
Se si considera il tempo che trascorriamo sul web, è facile allora comprendere come dopo pochi giorni di navigazione il nostro pc, al suo interno, se non correttamente ripulito, arrivi a conservare una mole di informazioni tali che, una volta ricomposte ed opportunamente "rilette", saranno così in grado di delineare un profilo personale molto attinente alla realtà; un identikit che non si limiterà alle sole informazioni di contorno, come ad esempio gli hobby o altri interessi marginali, ma anche e soprattutto alle proprie preferenze quanto a gusti sessuali, idee politiche, credi religiosi. Insomma, a tutte quelle informazioni riservate che ognuno di noi magari mai si sognerebbe di svelare anche a persone molto vicine, e che oggi sono meglio conosciute con il termine di dati sensibili.
Se si considera il tempo che trascorriamo sul web, è facile allora comprendere come dopo pochi giorni di navigazione il nostro pc, al suo interno, se non correttamente ripulito, arrivi a conservare una mole di informazioni tali che, una volta ricomposte ed opportunamente "rilette", saranno così in grado di delineare un profilo personale molto attinente alla realtà; un identikit che non si limiterà alle sole informazioni di contorno, come ad esempio gli hobby o altri interessi marginali, ma anche e soprattutto alle proprie preferenze quanto a gusti sessuali, idee politiche, credi religiosi. Insomma, a tutte quelle informazioni riservate che ognuno di noi magari mai si sognerebbe di svelare anche a persone molto vicine, e che oggi sono meglio conosciute con il termine di dati sensibili.
Capite quindi perché è fondamentale usare la massima cautela nella navigazione sul web?
Perché se condividiamo il computer con altre persone (e quasi sempre è così, in famiglia, a scuola e a lavoro), queste possono arrivare a conoscere aspetti anche molto privati della nostra vita, con conseguenze che lascio a voi immaginare.
Come sappiamo infatti, ogni sessione di internet, fatta con qualsiasi browser (se non impostati diversamente), lascia dei "prodotti di scarto" della navigazione, rappresentati da file temporanei, cookie ed una cronologia, che chiunque abbia accesso al pc (o a qualsiasi altro dispositivo utilizzato per navigare) può visualizzare e dai quali ricavare moltissime informazioni su di noi.
Perché se condividiamo il computer con altre persone (e quasi sempre è così, in famiglia, a scuola e a lavoro), queste possono arrivare a conoscere aspetti anche molto privati della nostra vita, con conseguenze che lascio a voi immaginare.
Come sappiamo infatti, ogni sessione di internet, fatta con qualsiasi browser (se non impostati diversamente), lascia dei "prodotti di scarto" della navigazione, rappresentati da file temporanei, cookie ed una cronologia, che chiunque abbia accesso al pc (o a qualsiasi altro dispositivo utilizzato per navigare) può visualizzare e dai quali ricavare moltissime informazioni su di noi.
La migliore soluzione sarebbe quindi quella di navigare con un pc o altro dispositivo esclusivamente nostro, o in alternativa con un browser portable che, installato in una chiavetta USB, non lascerebbe perciò tracce di navigazione nel computer in uso. Sarebbe comunque sufficiente anche solo ricordarsi di cancellare sempre la cronologia di internet prima di allontanarsi dalla postazione per vedersi crollare questo tipo di problemi. Ma, vuoi la pigrizia, vuoi l'ignoranza, vuoi il sottovalutare certe problematiche, tale basilare operazione molto spesso i più non la fanno.
E allora, eccomi oggi qua a presentarvi una soluzione che eviti di salvare nel computer informazioni private e riservate, e allo stesso tempo non entri in conflitto con la nostra proverbiale comodità :-).
E tale rimedio, davvero semplice, consiste nell'avviare quella che in gergo viene chiamata navigazione in incognito, un'esplorazione del web quindi che garantisca il massimo anonimato (in locale, non sulla rete) durante e dopo una "surfata". Un'opzione di cui oramai tutti i browser sono dotati (quantomeno quelli più diffusi e conosciuti) e che in pratica non lascia alcun tipo di preoccupanti strascichi legati alla privacy.
Vediamo quindi come attivarla in ognuno dei browser più utilizzati, partendo proprio dal più noto (e criticato :-) di casa Microsoft.
Internet Explorer
E tale rimedio, davvero semplice, consiste nell'avviare quella che in gergo viene chiamata navigazione in incognito, un'esplorazione del web quindi che garantisca il massimo anonimato (in locale, non sulla rete) durante e dopo una "surfata". Un'opzione di cui oramai tutti i browser sono dotati (quantomeno quelli più diffusi e conosciuti) e che in pratica non lascia alcun tipo di preoccupanti strascichi legati alla privacy.
Vediamo quindi come attivarla in ognuno dei browser più utilizzati, partendo proprio dal più noto (e criticato :-) di casa Microsoft.
Internet Explorer
Ho preso in esame l'ultima versione di Internet Explorer, la n. 11.
In questo browser, che devo ammette è molto migliorato negli ultimi anni, anche se ancora a mio modo di vedere non non raggiunge i livelli degli altri concorrenti, la navigazione anonima, in incognito, prende il nome di InPrivate Browsing, e vi si accede entrando nelle impostazioni, dall'icona a forma di ingranaggio posta in alto a destra; e da qui seguendo il percorso Sicurezza->InPrivate Browsing, come mostrato nell'immagine sotto.
In questo browser, che devo ammette è molto migliorato negli ultimi anni, anche se ancora a mio modo di vedere non non raggiunge i livelli degli altri concorrenti, la navigazione anonima, in incognito, prende il nome di InPrivate Browsing, e vi si accede entrando nelle impostazioni, dall'icona a forma di ingranaggio posta in alto a destra; e da qui seguendo il percorso Sicurezza->InPrivate Browsing, come mostrato nell'immagine sotto.
A questo punto si aprirà una nuova finestra, ed è in questa che potremo navigare anonimi, se vorremo evitare di lasciare tracce pericolose per la nostra privacy. Questa finestra infatti, in alto, nella barra delle url, presenterà questo indicatore
a ricordarci che stiamo navigando in incognito.
Tutti i cookie, i file temporanei di Internet, la cronologia e qualsiasi altro dato relativo alla sessione di esplorazione, non verrà quindi memorizzato; come, del resto, anche le estensioni e le barre degli strumenti saranno disabilitate per impostazione predefinita. Nel frattempo potremmo comunque navigare normalmente dall'altra finestra "normale" del browser.
Per terminare la sessione anonima di navigazione basterà chiudere la presente finestra con l'indicatore InPrivate Browsing sopra riportato.
Mozilla Firefox
In Firefox, uno dei più apprezzati e storici rivali di Internet Explorer, la navigazione in incognito è presente già da diverso tempo. Per attivarla si entra nel menu cliccando sul bottone rosso in alto a sinistra, e si seleziona 'Nuova finestra in incognito'.
Come Internet Explorer, anche qui valgono le stesse considerazioni già fatte.Google Chrome
Anche la procedura per Google Chrome è molto simile a quella per Firefox e Internet Explorer, dovendo accedere al menu delle impostazioni. In questo caso lo si fa dal pulsante posto in alto a destra, e selezionando poi "Nuova finestra di navigazione in incognito".
Opera
In Opera, browser davvero ben fatto sia in termini di compatibilità e stabilità, che soprattutto di velocità, la funzione di navigazione anonima è ovviamente presente, con qualche opzione in più. Con questo browser infatti potremo scegliere se aprire una finestra in incognito oppure una scheda. Scelta interessante, che d'altronde non poteva non venire dal browser che di fatto per primo ha realizzato la navigazione a schede.
Ecco allora come fare.
Si clicca sull'icona grande di Opera, in alto a sinistra, si va poi su 'Schede e finestre', e nel passo successivo si sceglie, a seconda delle proprie preferenze, 'Nuova scheda riservata' o 'Nuova finestra riservata'.
Safari
Per il browser di casa Apple, le cose sono piuttosto semplici perché ha un'interfaccia simile a quella di Google Chrome. Per attivare perciò l'opzione anonimato spostiamoci nel menu di Safari, cliccando sull'icona a forma di ingranaggio posta in alto a destra, e selezioniamo quindi "Navigazione privata", per mettere così al riparo dai curiosi le ricerche compiute da questo momento in poi.
Come gli altri browser, anche Safari fa comparire in automatico una finestra nella quale riporta le caratteristiche di questa opzione.
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